Proprietà dei principi attivi

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La curcuma è un lontano parente dello zenzero. Non per niente gli abitanti di India, Cina, Ceylon e Java lo chiamano “zenzero giallo”. Tra tutti i tipi di curcuma, la più pregiata è la Curcuma longa, il cui rizoma aromatico è incluso in tutti i tipi di condimenti piccanti. La curcuma è nota a molti di noi principalmente come una spezia con un sottile aroma simile allo zenzero e un sapore amaro e pungente. È questo colore e aroma che conferisce alla pianta le più importanti sostanze biologicamente attive dei curcuminoidi della curcuma, inclusa la curcumina, nonché gli oli essenziali. Grazie a queste sostanze la curcuma è ormai considerata una pianta medicinale, stimolando principalmente la produzione di bile e migliorando il funzionamento della cistifellea e del fegato. I curcuminoidi influenzano attivamente la muscolatura liscia della cistifellea, aumentandone il tono, contribuendo alla contrazione e allo svuotamento della cistifellea. Aumentano anche la sintesi degli acidi biliari nelle cellule epatiche, e con ciò la quantità di bile secreta, accelerano il deflusso della bile attraverso i dotti biliari intraepatici, prevenendo così l'ispessimento e il ristagno della bile.

Il miglioramento delle funzioni coleretiche da parte dei curcuminoidi è direttamente correlato all'azione di regolazione del colesterolo. A causa dell'effetto stimolante sugli acidi biliari e sui fosfolipidi, la curcumina accelera la scomposizione del colesterolo a bassa densità e dei trigliceridi nella bile, riducendo così la probabilità di formazione nel fegato stesso, e specialmente nella cistifellea, di coaguli di colesterolo, che alla fine si trasformano in forma di calcoli di colesterolo.

È importante notare che i curcuminoidi hanno forti effetti antiossidanti. Proteggono le cellule del fegato dal danno ossidativo, prevengono l'ossidazione degli stessi acidi biliari, i prodotti finali del metabolismo del colesterolo e ne favoriscono l'escrezione. E la curcumina riduce anche la sintesi di prostaglandine e leucotrieni, i principali mediatori dell'infiammazione della cistifellea.

Inoltre, le sostanze biologicamente attive della curcuma sono coinvolte nella produzione di enzimi speciali (ad esempio, glutatione perossidasi) che proteggono il fegato dagli effetti delle tossine e degli xenobiotici (pesticidi, prodotti chimici domestici, medicinali). La curcuma non solo pulisce e migliora la circolazione sanguigna, ma stimola anche la formazione dei globuli rossi. Questa pianta regola il metabolismo, correggendo sia l'eccesso che il deficit dei processi metabolici, e favorisce l'assorbimento delle proteine.

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